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Const. Ap. Universi Dominici Gregis de Sede Apostolica vacante deque Romani Pontificis electione |
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PARTE PRIMA LA VACANZA DELLA SEDE APOSTOLICA |
Cap. I: POTERI DEL COLLEGIO DEI CARDINALI DURANTE LA VACANZA DELLA SEDE APOSTOLICA (1 - 6) |
Cap. II: LE CONGREGAZIONI DEI CARDINALI IN PREPARAZIONE DELL'ELEZIONE DEL SOMMO PONTEFICE (7 - 13) |
Cap. III: CIRCA ALCUNI UFFICI IN PERIODO DI SEDE APOSTOLICA VACANTE (14 - 23) |
Cap. IV: FACOLTÀ DEI DICASTERI DELLA CURIA ROMANA DURANTE LA VACANZA DELLA SEDE APOSTOLICA (24 - 26) |
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PARTE SECONDA L'ELEZIONE DEL ROMANO PONTEFICE |
Cap. II: IL LUOGO DELL'ELEZIONE E LE PERSONE IVI AMMESSE IN RAGIONE DEL LORO UFFICIO (41 - 48) |
Cap. IV: OSSERVANZA DEL SEGRETO SU TUTTO CIÒ CHE ATTIENE ALL'ELEZIONE (55 - 61) |
Cap. VI: CIÒ CHE SI DEVE OSSERVARE O EVITARE NELL'ELEZIONE DEL SOMMO PONTEFICE (78 - 86) |
Cap. VII: ACCETTAZIONE, PROCLAMAZIONE E INIZIO DEL MINISTERO DEL NUOVO PONTEFICE (87 - 92) |
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42. Gli alloggi degli elettori e degli infermieri personali |
42. Al momento stabilito per l'inizio delle operazioni dell'elezione del Sommo Pontefice, tutti i Cardinali elettori dovranno aver avuto e preso conveniente sistemazione nella cosiddetta Domus Sanctae Marthae, costruita di recente nella Città del Vaticano.
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Fonti |
PIUS IV, Const. Ap. In eligendis..., §§ 16, 24. PIUS XI, Motu Proprio Cum proxime..., n. II. |
Commento |
Per la prima volta da quando i Conclavi si svolgono in Vaticano, si è provveduto a trovare una decorosa sistemazione dei cardinali elettori all'interno della Città del Vaticano, con la costruzione di alloggi stabili e dignitosi. Nel diario di Francesco Valesio si legge: "Giovedì 25 gennaio 1724, Benedetto XIII mandò a chiamare Paolo Bernino, figlio del celebre Cav. Lorenzo, credendo che egli avesse fatto un disegno del Colonnato di San Pietro con sopra le stanze per il Conclave, dichiarando S. B. di formarne uno stabile siccome aveva pensato anche Innocenzo XII. Ma quello rispose che il disegno di ciò era stato del Borromino. Sua Santità mandò in Casa Chigi, e glie ne fu mandato un abbozzo che avevano. Ora dicesi che voglia fabbricarlo nel Patriarchio di S. Giovanni" (Cfr. Ponti E., Il Conclave nella storia..., p. 51). Dopo l'occupazione di Roma, l'esperienza positiva dell'utilizzo del Palazzo del Quirinale avutasi con Leone XII, Pio VIII, Gregorio XVI e Pio IX, non è più ripetibile. Da allora i Conclavi si terranno in Vaticano, adattando il Palazzo Apostolico, ma restando sempre in progetto, la costruzione di decorosi alloggi per tutti gli elettori e per quanti, a giusto titolo, dovranno partecipare ai lavori del Conclave. Giovanni Paolo II realizza un complesso a ciò destinato: la Domus Sanctae Marthae.
Le stanze sono 105 suites, 26 stanze singole e un appartamento di rappresentanza per un totale di 132 alloggi, tutti dotati dei rispettivi servizi. Un primo adempimento, già accennato a suo tempo, riguarda la preparazione e l'assegnazione degli alloggi, che dovrà avvenire prima dell'ingresso in Conclave, secondo quanto disposto al n. 13/h della UDG. Al momento dell'estrazione delle stanze, pur non essendo presenti tutti i Cardinali, si dovranno comunque mantenere disponibili tante stanze quante sono state le lettere di convocazione inviate dal Cardinal Decano.
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