Habemus Papam
Franciscum

 

papa francesco

 

 

Orazione:

Preghiamo.

O Dio, che nel disegno della tua sapienza

hai edificato la tua Chiesa sulla roccia di Pietro

capo del collegio apostolico,

guarda con amore al tuo servo, il Papa Francesco:

Tu che lo hai scelto come successore di Pietro,

fa' che renda visibile al tuo popolo

il principio e fondamento dell'unità della fede

e della comunione nella carità,

Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore.

Amen.

+ Dal Vangelo secondo Matteo.      

16, 13-19

 

      In questo tempo, essendo giunto Gesù nella regione di Cesarea di Filippo, chiese ai suoi discepoli: «La gente chi dice che sia il Figlio dell'uomo?».

      Risposero: «Alcuni Giovanni il Battista, altri Elia, altri Geremia o qualcuno dei profeti». Disse loro: «Voi chi dite che io sia?». Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente».

      E Gesù: «Beato te, Simone, figlio di Giona, perché né la carne né il sangue te l'hanno rivelato, ma il Padre mio che sta nei cieli. E io ti dico: Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le porte degli inferi non prevarranno contro di essa. A te darò le chiavi del regno dei cieli, e tutto ciò che legherai sulla terrà sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli».

 

 

 

+ Dal Vangelo secondo Giovanni.      

21, 15-17

 

      Dopo [che Gesù si fu manifestato ai suoi discepoli ed ebbe mangiato con loro], disse a Simon Pietro: «Simone di Giovanni, mi ami tu più di costoro?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti amo». Gli disse: «Pasci i miei agnelli».

      Gli disse di nuovo: «Simone di Giovanni, mi ami?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti amo.». Gli disse: «Pasci le mie pecorelle».

      Gli disse per la terza volta: «Simone di Giovanni, mi ami?». Pietro rimase addolorato che per la terza volta gli dicesse: mi ami?, e gli disse: «Signore, tu sai tutto; tu sai che ti amo». Gli rispose Gesù: «Pasci le mie pecorelle».

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Carissimo Navigatore,

il sito che stai visitando è amatoriale. Pertanto potrai incontrare nelle varie pagine qualche imprecisione o errore.

Ho riportato i testi giuridici e liturgici più significativi riguardanti la Sede Vacante e il Conclave, correlandoli da alcune riflessioni personali.

Mi auguro che questo lavoro possa esserti utile.

 

Buona navigazione, don Ivan Grigis.

 

 

conclave

 

Una possibile definizione di CONCLAVE:

 

Sorta di ritiro spirituale, durante il quale i Cardinali elettori, sostenuti dalla preghiera unanime di tutta la Chiesa, si dispongono in ascolto del Divino Spirito, per eleggere colui che, secondo Dio, ritengono debba essere eletto Vescovo della Chiesa di Roma, Successore di Pietro, Pastore della Chiesa universale, Romano Pontefice.

 

 

 

 

 

 

"La policromia Sistina allora propagherà la parola del Signore: "Tu es Petrus" - udì Simone, il figlio di Giona. "A te consegnerò le chiavi del Regno". La stirpe, a cui è stata affidata la tutela del lascito delle chiavi, si riunisce qui, lasciandosi circondare dalla policromia Sistina, da questa visione che Michelangelo ci ha lasciato."

Giovanni Paolo II, Trittico Romano Meditazioni

 

 

Programma giornaliero dei Cardinali elettori:

 

06:30 Colazione.

 

08:15 S. Messa celebrata nella Cappella Paolina.

 

09:30 Preghiera dell'Ora Media nella Cappella Sistina a seguire due votazioni e la fumata...

 

13:00 Pranzo nella Domus Sanctae Marthae.

 

16:50 Preghiera secondo l'Ordo rituum Conclavis a seguire due votazioni e la fumata...

 

19:15 Preghiera dei Vespri (orario orientativo).

 

20:00 Cena nella Domus Sanctae Marthae.

 

 

Per approfondire lo scadenzare delle votazioni...

 

 

Per approfondire cosa succede quando vediamo la fumata bianca...

 

 

Durante il Conclave:

O Padre, che guidi e custodisci la tua Chiesa,
dona ai Cardinali elettori
lo Spirito di intelligenza, di verità, di pace,
perché si sforzino di conoscere la tua volontà,
e ti servano con totale dedizione.
Per Cristo nostro Signore. Amen.

(Cfr. Ordo rituum Conclavis, n. 38)

 

 

Chi può essere eletto Romano Pontefice?

 

Per essere eletto Romano Pontefice, il candidato ad validitatem deve:

- essere un battezzato (ex aqua et Spiritu Sancto) nella Chiesa Cattolica o in essa accolto.

- di sesso maschile

- non sposato.

 

Quindi o un Vescovo cattolico (quindi anche i Cardinali sono inclusi se già possiedono l'Episcopato), o un Presbitero cattolico, o un Diacono cattolico oppure anche un laico cattolico purché battezzato e di sesso maschile.

 

L'ultimo non cardinale, senza alcun ordine sacro, eletto al pontificato romano fu Leone VIII (4 dicembre 963). Fu consacrato vescovo il 6 dicembre 963. Fu successore di Pietro dal 6 dicembre 963 al 1 marzo 965.

L'ultimo non cardinale, con il solo ordine del diaconato, eletto al pontificato romano fu Gregorio X (1 settembre 1271). Fu prima ordinato presbitero e successivamente consacrato vescovo il 27 marzo 1272. Fu successore di Pietro dal 27 marzo 1272 al 10 gennaio 1276.

L'ultimo non cardinale, con l'ordine episcopale, eletto al pontificato romano fu Urbano VI (8 aprile 1378). Fu successore di Pietro dall'8 aprile 1378 al 15 ottobre 1389.

L'ultimo cardinale, con il solo ordine del diaconato, eletto al pontificato romano fu Leone X (9 marzo 1513). Fu ordinato sacerdote il 15 marzo e consacrato vescovo il 17 marzo. Fu successore di Pietro dal 17 marzo 1513 al 1 dicembre 1521.

L'ultimo cardinale, con il solo ordine del presbiterato, eletto al pontificato romano fu Gregorio XVI (2 febbraio 1831). Consacrato vescovo il 6 febbraio, fu successore di Pietro dal 6 febbraio 1831 al 1 giugno 1846.

L'ultimo cardinale, con l'ordine episcopale, eletto al pontificato romano è Francesco.

Se l'eletto è scelto tra coloro che non hanno l'Episcopato e che quindi, una volta eletto, dovrà essere ordinato Vescovo, dobbiamo includere le indicazioni che vengono date per la nomina di un nuovo Vescovo ma che avrebbero solo un valore orientativo: - Saldezza di fede, buoni costumi, pietà, zelo delle anime, saggezza, prudenza, virtù umane e ogni altra qualità che dimostri l'attitudine del Soggetto all'adempimento del suo ufficio.

- Buona reputazione

- L'età di almeno 35 anni

- Almeno 5 anni di presbiterato

- Laurea o almeno licenza in sacra Scrittura, Teologia o Diritto Canonico, conseguite in un Istituto di Studi Superiori approvato dalla Sede Apostolica, (quest'ultime disposizioni non sono vincolanti per l'elezione canonica ma hanno solo valore indicativo).

 

 

Il Pontefice quando rinuncia al Ministero Petrino "ritorna" ad essere Cardinale? Con quale appellativo si farà chiamare? Quale abito, nelle eventuali circostanze pubbliche indossa?

 

Colui che esercitava il Ministero Petrino, dal momento in cui la Sede Apostolica si rende vacante per la sua valida rinuncia, non è più il Romano Pontefice. Inoltre, a motivo dell'elezione al Soglio Pontificio ha lasciato la dignità cardinalizia e pertanto, dopo la valida rinuncia, non "ritorna" ad essere Cardinale. Ciò che rimane pertanto è la sua consacrazione episcopale. Egli è Vescovo. Prima Vescovo della Chiesa di Roma, dopo Vescovo "emerito" della Chiesa di Roma.

Si chiamerà Sua Santità Benedetto XVI Papa emerito o Romano Pontefice emerito. Quanto all'abito indosserà una abito talare bianco semplice senza mantelletta.

Papa Francesco ha pregato per Benedetto XVI chiamandolo Vescovo emerito di Roma.

 

"Qui i nostri piedi toccano la terra su cui sono sorte tante pareti e colonne... se tra queste non ti perdi, ma vai trovando unità e significato è perché il Pavimento ti guida. Esso unifica non solo gli spazi d'una struttura rinascimentale, ma gli spazi dentro di noi che camminiamo così consapevoli delle nostre debolezze e sconfitte.

Sei tu, Pietro. Vuoi essere qui il Pavimento su cui camminano gli altri (che avanzano ignorando la meta) per giungere là dove guidi i loro passi unificando gli spazi con lo sguardo che agevola il pensiero.

Vuoi essere Colui che sostiene i passi - come la roccia sostiene lo zoccolare di un gregge:

Roccia anche il pavimento d'un gigantesco tempio.

E il pascolo è la Croce".

Giovanni Paolo II

 

processione cardinali

"... venivano tutti i giorni davanti alla sede del Conclave, cantando il Veni Creator con tale pietà che parecchi membri non potevano contenere le lacrime: infatti i piccoli innocenti della città cantavano col clero ad alta voce, come di consueto, e le loro voci risuonavano piene di pietà ed erano intese chiaramente e distintamente all'interno del Conclave."

Dalle Cronache del Conclave di Martino V (1417)