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Const. Ap. Universi Dominici Gregis de Sede Apostolica vacante deque Romani Pontificis electione |
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PARTE PRIMA LA VACANZA DELLA SEDE APOSTOLICA |
Cap. I: POTERI DEL COLLEGIO DEI CARDINALI DURANTE LA VACANZA DELLA SEDE APOSTOLICA (1 - 6) |
Cap. II: LE CONGREGAZIONI DEI CARDINALI IN PREPARAZIONE DELL'ELEZIONE DEL SOMMO PONTEFICE (7 - 13) |
Cap. III: CIRCA ALCUNI UFFICI IN PERIODO DI SEDE APOSTOLICA VACANTE (14 - 23) |
Cap. IV: FACOLTÀ DEI DICASTERI DELLA CURIA ROMANA DURANTE LA VACANZA DELLA SEDE APOSTOLICA (24 - 26) |
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PARTE SECONDA L'ELEZIONE DEL ROMANO PONTEFICE |
Cap. II: IL LUOGO DELL'ELEZIONE E LE PERSONE IVI AMMESSE IN RAGIONE DEL LORO UFFICIO (41 - 48) |
Cap. IV: OSSERVANZA DEL SEGRETO SU TUTTO CIÒ CHE ATTIENE ALL'ELEZIONE (55 - 61) |
Cap. VI: CIÒ CHE SI DEVE OSSERVARE O EVITARE NELL'ELEZIONE DEL SOMMO PONTEFICE (78 - 86) |
Cap. VII: ACCETTAZIONE, PROCLAMAZIONE E INIZIO DEL MINISTERO DEL NUOVO PONTEFICE (87 - 92) |
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13/g. I lavori iniziali della Congregazione generale |
13/g). provvedano a far annullare l'Anello del Pescatore e il Sigillo di piombo, con i quali sono spedite le Lettere Apostoliche;
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Fonti |
CLEMENS XII, Chirografo Avendo Noi..., n. 17 § Che si franga l'anello piscatorio.... PIUS X, Const. Ap. Vacante Sede Apostolica..., n. 11/l. PIUS XII, Const. Ap. Vacantis Apostolicae Sedis..., n. 12/l. PAULUS VI, Const. Ap. Romano Pontifici eligendo..., n. 13/f.
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Commento |
L'Anulus Piscatoris è utilizzato nei brevi pontifici, come pure per altri atti come cedole e sentenze concistoriali. Il primo utilizzo risale al 1265 ad opera di Clemente IV. La prima attestazione concernente la distruzione dell'anulus piscatoris risale al 1521 con la morte di Leone X, a cui è seguita l'elezione di Adriano V. La distruzione è stata ratificata da Clemente XII in un chirografo del 24 dicembre 1732. Dal 1842, al posto del sigillo di cera, viene usato un timbro rosso. Chiamato Anulus Piscatoris (Anello del Pescatore) perché vi è rappresentato il Principe degli Apostoli entro una navicella, in atto di tirare le reti da pescare. Nel testo viene utilizzato il verbo deleo anziché frango per indicare la non necessità di infrangere il timbro rosso e le due matrici del sigillo di piombo. Attualmente le lettere apostoliche e le bolle sono spedite sub plumbo facendo utilizzo del sigillo di piombo (cioè il Timbro a secco), da parte della Prima Sezione - Affari Generali della Segreteria di Stato, che custodisce il Sigillo di piombo e l'Anello del Pescatore (cioé il Timbro ordinario in materiale plastico con inchiostro rosso), espletando i compiti della precedente Cancelleria Apostolica. In generale il timbro a secco viene utilizzato in tutti quegli atti in cui è presente la firma autografa del Pontefice.
Non si deve confondere il timbro chiamato "Anello del Pescatore" con l'Anello che il Pontefice porta all'anulare della mano destra. Questo anello viene donato dal Cardinale Decano al Papa nella celebrazione per l'inizio del Ministero Petrino (quindi all'inizio del pontificato). «Sin dal primo millennio anche l'anello è insegna propria del Vescovo. L'Anello che il nuovo Papa riceve ha però la valenza specifica dell'anello-sigillo che autentica radicalmente la fede, compito affidato a Pietro di confermare i suoi fratelli (cf. Lc 22, 32). Viene detto Anello "del Pescatore" perché Pietro è l'Apostolo pescatore (cf Mt 4, 18-19; Mc 1, 16-17) che, avendo avuto fede nella parola di Gesù (cf. Lc 5, 5) dalla barca ha tratto a terra le reti della pesca miracolosa (cf Gv 21, 3-14)» (Ordo Rituum pro Ministerii Petrini Initio Pomae Episcopi, n. 12). Questo oggetto riporta inciso il nome assunto dal Pontefice regnante. L'Anello non viene né distrutto, né annullato! |